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Colle del Nivolet - Lago Serrù - Ceresole Reale
4 giugno 2022


Km totali 120 circa, PERCORSO Google e gpx.

4 Giugno 2022, un sogno si avvera per me!

Oggi finalmente (se non piove oltre Ceresole!) vedrò il Nivolet e il Lago Serrù, che sento da anni ma dove per vari motivi non sono mai riuscita ad arrivare, né in moto né con altri mezzi. Lo scorso anno un tentativo andato vicino... giunta con un amico fino a Ceresole Reale, si è poi messo a piovere e siamo dovuti rientrare per non andare proprio a cercare il diluvio. Ma oggi è la volta buona! :D
Partenza da Busano (dopo essere venuto a recuperarmi fino a Nichelino) h 12, direzione Ceresole Reale come prima tappa: SP 13 per Cuorgnè e poi SSP 460 di Ceresole superando Pont Canavese, Sparone e costeggiando il torrente Orco fino a Frera e oltre.
Una volta giunti quasi al paese di Ceresole Reale iniziamo a scorgere il lago omonimo, dentro cui si getta il torrente Orco che abbiamo seguito fin qui. È un bacino artificiale creato nella prima metà del 900 per sfruttare l’energia prodotta dall’incanalamento del torrente. Qualche anno dopo, grazie alla raccolta di questo bacino verrà fondata la centrale idroelettrica di Rosone, importante per tutta la Valle Orco.
Ci troviamo a 1582 m: non fa freddo ma la giacca non da fastidio! Il lago ha delle dimensioni abbastanza modeste, infatti è possibile, meteo permettendo, farne il giro completo intorno. Un percorso semplice di circa 7.5 km dal quale si può vedere benissimo anche la diga. Un bel giro che in una tranquilla giornata vi consiglio di fare se non ci siete mai stati. Noi oggi non faremo il giro, essendoci già stati entrambi, e proseguiamo in moto fino al rifugio Massimo Mila, dove pranzeremo. Abbiamo costeggiato un lato del lago e siamo arrivati all’altro capo, ma dal rifugio lo vediamo ancora in lontananza. Siamo a 44 km da Busano.
Parcheggiamo e paghiamo il parcheggio… ebbene sì, davanti al rifugio, nonostante il mega piazzale e nonostante la maggior parte delle persone non lo faccia, per stare tranquilli si dovrebbe pagare il parcheggio, anche per le moto! Tralasciando questo particolare, decidiamo di sederci all’esterno, visto il bel sole e ordiniamo un tagliere di salumi e formaggi e poi polenta, spezzatino e salsiccia (foto in basso).
È un rifugio di montagna, quindi caratteristico, anche all’interno, sia come arredamento che come menù e si mangia davvero bene.
Dopo esserci goduti il pranzo e aver visto la moto GP ripartiamo e continuiamo a salire costeggiando per un altro bel tratto il torrente Orco lungo la SP 50. Poco dopo aver lasciato il fiume iniziano i tornanti e il paesaggio inizia a cambiare. La vallata si apre incredibilmente, un panorama stupendo che diventa sempre più bello.
Io ho però iniziato a temere e a sperare, perché per quanto sembri una leggenda, anche oggi che c’era un bel sole si è annuvolato e a tratti pioviggina pure. E si parla di tornare indietro. Ovviamente non guido io, quindi rispetto ciò che mi viene detto, ma intanto spero che smetta … e intanto saliamo ancora un pochino…
Dopo un po’ iniziamo a scorgere un primo lago sulla sinistra; il Lago Serrù, che si trova a 2275 m sul livello del mare. Essendo anch’esso artificiale è affiancato dalla sua diga, che però dalla strada che ci porta al Nivolet vediamo solo da lontano. Saliamo ancora e dopo poco, di nuovo sulla sinistra, scorgiamo un altro lago. Questo è un pochino più piccolo e si tratta dell’Agnel, anch’esso artificiale, 2300 m d’altitudine. Insieme ai due bacini che abbiamo già incontrato e ad altri 3 alimentano le centrali idroelettriche della zona. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Salendo ancora è possibile vedere entrambi i laghi circondati dalle montagne e credetemi, è davvero uno spettacolo. Infine, dopo altri tornanti con panorami mozzafiato, arriviamo a destinazione, a 2612 m, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta. Dal rifugio Mila abbiamo percorso circa 20/25 km, ma tutto è diverso. Il meteo innanzitutto, che però tutto sommato ha retto, per fortuna! Abbiamo oltrepassato il valico alpino del Nivolet, attraverso le Alpi Graie, e siamo giunti al punto dove la strada termina e dove si trova il Rifugio Albergo Savoia. È un luogo dove si possono vedere benissimo le stelle, grazie all’assenza di inquinamento luminoso. Chissà come dev’essere passare una notte lassù, al rifugio, immersi nel buio e nella pace.
Parcheggiamo nel parcheggio che c’è al fondo della strada carrabile, da cui partono alcuni percorsi pedonali. Anche qui accanto al parcheggio altri due laghetti, quasi più degli stagni per le dimensioni, ma con un colore comunque stupendo. Facciamo due passi per goderci il paesaggio e l’aria fresca e umida di pioviggine, e poi ripartiamo per la discesa. Essendo una strada che termina con il rifugio, si torna dalla stessa strada dell’andata. Il che mi fa piacere, perché rivedere i laghi Agnel e Serrù da un’altra visuale non è niente male!
Scendendo vediamo inoltre 3 marmotte, 1 a bordo strada e 2 sulle rocce vicine. Sono davvero vicinissime. Vediamo anche un camoscio, bellissimo. Onestamente dico camoscio ma potrebbe essere un cerbiatto o uno stambecco, per quel che ricordo… Comunque sono davvero emozionata e vederli immersi in questo paesaggio è bellissimo. In più in questo caso, il fatto di non guidare mi agevola dal vederli, cosa che Giuliano può fare solo di sfuggita, povero.
Scendiamo fino a Ceresole, dove torna a splendere il sole e continuiamo con un aumento costante di temperatura, ovviamente. Arriviamo a Busano per le 18 circa. 6 ore di sogno che diventa realtà! Se Ceresole Reale è davvero bella, salire oltre è stato davvero magico per me, forse perché ne avevo sentito parlare così tanto. E non sono rimasta delusa.

Mi raccomando solo, se deciderete di salire al Nivolet, o al Lago Serrù, di controllare prima che la strada sia aperta. Infatti, nonostante non sia stretta e sia percorribile anche dalle auto, da metà ottobre a metà maggio indicativamente viene chiusa oltre Chiapili di Sopra causa neve. Non essendo una strada che collega ad un altro paese, come per il Monginevro, per esempio, non viene pulita in inverno ed è chiusa da una certa altitudine. In caso di nevicate precoci o tardive potreste rischiare di trovare la strada chiusa, quindi controllate!
E godetevi questa gita quando ci andrete! :D
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