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Viaggi e percorsi > svizzera
Furkapass
6-7 agosto 2022


Rotta Furkapass, Svizzera; stile viaggio mutanda.
Un viaggio deciso all'ultimo, quanto meno la data di partenza; quindi si parte con una mutanda di cambio e spazzolino e dentifricio. STOP. Si viaggia leggeri, solo l'essenziale. E in questo caso il bello è stato proprio questo.

Km totali nei due giorni: 620, vi lascio il PERCORSO GPX.

H 10.15 partenza da Rivarolo Canavese (TO), via A4 TORINO-TRIESTE. Dopo 114 km, prima di Novara, ci fermiamo a Villarboit per colazione. H 13 sosta pranzo in Autogrill a Villadossola (VB), sulla Statale 33, prima del confine.
Percorsi altri 90 km. Dopo un'oretta e altri 69 km, ormai in Svizzera, al passo del Sempione dopo l'acquisto della Vignette (40 franchi) ci fermiamo per foto, calamite e maglietta della Svizzera.
È un valico alpino svizzero situato nel Canton Vallese, a 2005 m d'altitudine, a pochi chilometri dal confine con l'Italia, provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Ci facciamo le foto con la famosa statua dell'aquila del Sempione, posta a simbolo del passo nella seconda guerra mondiale. Infatti alcuni ufficiali di una brigata alpina svizzera decisero di far costruire un monumento a forma di aquila. L'animale era infatti il simbolo della brigata e avrebbe rappresentato il popolo svizzero come fiero ed indipendente.
Sosta a Munster, lungo la Furkastrasse per fare benzina.

Verso le 17 arriviamo presso la cima del passo della Furka a 2429 mt e ci fermiamo per ammirare il panorama stupendo e la strada, con tutte le sue serpentine. Poco più su c'è la cima con il famoso hotel Belvedere, nato nel 1882 e abbandonato da anni, ma sempre presente nelle foto. Si trova accanto al ghiacciaio del Rodano e nei pressi del chiosco che c'è nello spiazzo di fronte all'hotel è possibile visitare la grotta di ghiaccio. In nessun altro luogo in Europa ci si può avvicinare così tanto ad un ghiacciaio in auto. Lunga 100 metri, con riflessi blu incredibili, visitabile indicativamente da giugno a metà ottobre. Sosta merenda (cara e non proprio appetitosa), foto e ricerca di un hotel per la notte. Non volendo riscendere dalla stessa strada, per poter vedere anche l'altro lato del passo, cerchiamo un hotel sull'altro versante.
Ne troviamo uno ad Andermatt, a poco più di un'ora di strada. Prenotiamo e via. Dal sole del piazzale passiamo, proprio subito dopo l'hotel Belvedere, ad un muro di nebbia. Inizialmente sono nuvole molto basse, ed è emozionante passarci dentro, ma dopo poco diventano così fitte che non si vede ad un metro dalla moto. Proseguiamo grazie alla mappa del navigatore, che ci permette di avere un'idea della strada e delle curve, dato che non ci vediamo. Inizia anche a piovigginare e a fare freddo ma piano piano scendiamo di altitudine e arriviamo ad Andermatt paesino caratteristico e carino, dove troviamo il fantastico hotel Badus.
Sono le 19.30 e siamo a circa 32 km dalla cima e dal Belvedere. Nel piazzale adiacente l'hotel c'è un garage per parcheggiare le moto. Comodo e gratuito. Check in, camera e scendiamo subito a cena, prima che chiudano il ristorante. La cena è sublime prendiamo una bistecca che ci viene portata sulla pietra, con 3 salse in accompagnamento, oltre alle patatine. La camera è altrettanto spettacolare, ampia, luminosa, pulita e con ogni comfort.
Al mattino, dopo una ricca e variegata colazione, check out e poi facciamo un giro di Andermatt. Fa decisamente freschino, ma almeno non piove. Il paese è davvero carino, si gira bene a piedi, infatti in meno di 2 km lo terminiamo. E' rilassante e caratteristico.
Partenza alle 11…… con 12 gradi, fa fresco, ma dopo una mezz’oretta entriamo nel Tunnel del San Gottardo e ci scaldiamo. Non c’è ventilazione come nel Frejus, quindi la temperatura sale a vista d’occhio e arriva a 40 gradi (e vestiti per viaggiare a 12, si sentono tutti!).
Usciti dall’inferno proseguiamo e dopo circa 87 km arriviamo a Magadino, sulla parte nord del lago Maggiore, dove ci fermiamo al Ristorante al Lago, un bel locale con veranda proprio lungo lago. Mangiamo una buona pizza e ci riposiamo al sole Alle 14.40 ripartiamo e ci fermiamo dopo un’oretta e mezza e una settantina di km, all’imbocco della A26, all’altezza di Verbania.
Ripartiamo e alle 18.20, dopo altri 150 km arriviamo a Rivarolo.
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