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CASCATE DEL TOCE e LAGO di MERGOZZO
02-06-2023


PERCORSO DEL GIORNO GOOGLE e GPX.

Inizio giugno, finalmente inizia a fare nuovamente caldo e a fare qualche giornata soleggiata.
Ponte del 2 giugno, venerdì… si parte, destinazione Cascate del Toce. Per Federica è la prima volta, io ci sono già stato ma ci torno volentieri. Innanzitutto, se deciderete di andarci, ricordatevi di guardare prima gli orari, per non rischiare di arrivare e trovarla chiusa!! Infatti dovete sapere che, oltre ad essere una delle località più ambite della Val Formazza per la sua bellezza e maestosità, nonché la più imponente tra le cascate delle Alpi, viene anche sfruttata per produrre elettricità addirittura dal 1930. Le sue acque vengono infatti raccolte nel bacino di Morasco, a monte, e tramite una galleria vengono convogliate in una centrale dell’Enel, più precisamente a Ponte, dove vengono poi sfruttate per produrre energia elettrica. Di conseguenza viene chiusa in certi orari, che variano in estate/inverno, feriali/festivi, proprio per permettere lo sfruttamento dell’energia idrica.
Partiamo tardino, verso le 10, visto che Federica ama dormire e che la destinazione non è lontana.Saliamo dal Lago d’Orta, passando a fianco di Orta San Giulio e costeggiando il lago per alcuni tratti. Lungo il percorso leggiamo l’indicazione del Lago di Mergozzo, che è nella lista dei posti da visitare di Federica. Decidiamo di farci una sosta lungo il ritorno, tempo permettendo.
Proseguiamo attraversando la Val Formazza. Tra l’altro è pieno di indicazioni di cose interessanti da vedere, come gli Orridi di Uriezzo. Bisogna tornare! Facciamo un paio di soste, per pranzo e per fare rifornimento, ma una volta nei “pressi” dei piedi della cascata di inizia ad intravedere la vallata sempre più ampia, e pian piano, avvicinandosi, dopo un percorso percorribile a piedi sulla nostra sinistra, che permette di arrivare appunto camminando alla cima della cascata, iniziamo a vedere l’acqua e la parte bassa dove la cascata si getta.
Continuiamo a salire i tornanti (in moto, non a piedi eh!) e una volta giunti in cima, 1685 m, ci fermiamo nel grosso piazzale sul lato opposto della strada e parcheggiamo. Ci sono anche un paio di bar e negozi di souvenir e molto spazio. È gratuita, quindi ci basta attraversare la strada ed immetterci, ascoltando il fragore dell’acqua, nella breve coda per il “balcone” da cui osservare il “tuffo”, di ben 143 metri. È davvero imponente.
Dopo di che ci apprestiamo a prendere, in discesa, il percorso pedonale che costeggia la cascata e che andrà a congiungersi con quello che abbiamo visto da basso mentre salivamo. Non è percorribile con passeggini o sedie a rotelle o stampelle, non è necessario arrampicare ovviamente, ma non è molto pianeggiante o liscio come percorso. Tuttavia, se si ha voglia di percorrerlo, offre delle belle e diverse visuali sulle cascate, da diverse altezze.Ne percorriamo un tratto e dopo qualche foto risaliamo, per passeggiare nei dintorni del piazzale e vedere da altre visuali dall’alto. Molto bella e maestosa!Il clima è piacevole, non troppo caldo anzi! All’ombra fa freschino.
Entriamo in un bar e ci rifocilliamo… si sa, la montagna mette fame! ☺Il cellulare ci avvisa però di possibili temporali ed effettivamente il cielo inizia ad oscurarsi, quindi decidiamo di ripartire alla volta di casa, del resto sono quasi le 16.
Lungo il percorso del ritorno, una volta scongiurato il pericolo di acquazzoni, ci fermiamo lungo il Lago di Mergozzo per un gelato. Il paesino è piccolino ma carino, e il lago, per quanto non sia enorme, è bello e rilassante. Passeggiamo un po’, acquistiamo un pane tipico e poi via… sulla strada del ritorno. Questa volta però, vista la breve deviazione per Mergozzo, proseguiamo la discesa costeggiando il Lago Maggiore per un breve tratto e ritrovandoci poi un po’ più verso l’interno, ma sempre dal lato del lago Maggiore. Così abbiamo anche cambiato strade! ☺
Rientro a casa per le 19.30, giornata semplice ma molto carina.Il chilometraggio tra l’andata e il ritorno non è cambiato di molto: all’andata abbiamo percorso circa 199 km, al ritorno invece circa 206 km. Quasi uguale insomma!Totale sui 405 km, meno di 7 ore.P.S.

Volete sapere la curiosità del giorno?Abbiamo trovato bel tempo e sole praticamente senza una nuvola fino al Toce, fatta eccezione per 150/200 metri a circa 40 minuti dal Toce. Infatti in quel breve tratto di strada, sia all’andata che al ritorno, di punto in bianco e senza nuvole, abbiamo preso pioggia! E non due gocce… insomma, com’è possibile che nello stesso identico tratto, senza nubi, abbia piovuto quando di fatto era tutto sereno per tutto il dì? Mistero non risolto, ma ci ha fatto sorridere!

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