Chiavari e Passi Scoglina/Forcella - ingirula.it

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PASSO DELLA SCOGLINA
PASSO DELLA FORCELLA
CHIAVARI

1-2 giugno 2024


Vi lascio il PERCORSO Google e gpx da Busano a Ceva con colli e passi.

Ponte falso del 2 giugno, ma decidiamo comunque di fuggire verso due nuovi passi genovesi.
Quindi, partenza da Rivarolo, 2 moto, e via tutta STATALE.
Sosta per il pranzo ad Alessandria, al Moya Sushi, che avevamo già visto ma mai provato.
Molto elegante e bella l'atmosfera, ma per un pranzo in viaggio troppo lusso perchè ha uno dei prezzi più alti mai visti in un all you can eat. Ad ogni modo proviamo piatti diversi e ripartiamo, sazi.
Oltrepassata Serravalle Scrivia proseguiamo verso la Liguria e oltrepassiamo il confine dopo Arquata Scrivia per proseguire in direzione Passo della Scoglina. Intanto paesaggi già visti ma sempre belli e curve tra un paese e l'altro.

Dopo Cicagna svoltiamo sulla sinistra e saliamo tra semplici curve fino a Favale di Malvaro, per poi addentrarci in una serie di tornanti emozionanti, con una bellissima vista. Tra l'altro su uno di questi tornanti vediamo un cerbiatto, bellissimo, in mezzo al verde. Che emozione!
Proseguiamo sulla SP 23 fino al Passo della Scoglina appunto: un valico dell'Appennino Ligure e 926 m d'altitudine, situato tra val d'Aveto, Val Trebbia e Val Fontanabuona.
Una volta in cima proseguiamo invece lungo la SP 56 per raggiungere il Passo della Forcella e verso Parazzuolo lasciamo la strada principale, frequentata di motociclisti e ciclisti in abbondanza, e svoltiamo a destra verso il Passo della Forcella appunto. Si tratta di un passo appenninico situato ad 875 m, tra Valle Stura e val d'Aveto.
Nel primo tratto la vista è stupenda e la strada non semplicissima. Poi però si entra in un mondo di casette a picco sul verde, di paesini semi inesistenti e vediamo una persona dopo mezz'ora buona di sali e scendi, curve e tornanti. La strada è bella e ombreggiata, ma davvero stretta, quindi evitate se non ne siete amanti! L'unica cosa era la paura di non finire da nessuna parte e di dover tornare indietro dopo ore di nulla (come ci era capitato tra Marche ed Abruzzo!). Ogni tanto mi chiedo se abbiamo effettivamente fatto il passo Forcella corretto o se non abbiamo preso una strada "parallela" che passava comunque intorno ad acero.
Invece infine torniamo man mano alla civiltà e giungiamo sulla SS 586, da dove iniziamo a scendere verso Chiavari. Non ci eravamo ancora mai stati, quindi decidiamo di cercare un albergo per pernottare.
Troviamo una stanza con parcheggio privato per le moto all'Albergo Santa Maria.
Facciamo check in con il personale, molto molto gentile ed usciamo a cercare un posto per la cena.
Optiamo per una pizza presso "Pomodoro e Basilico al Mare", sulla via principale fronte mare e poi facciamo una breve passeggiata lungomare, vista l'arietta non proprio estiva... brrr!

Al mattino colazione in hotel, dove c'è anche la focaccia che decido di provare nel cappuccino poichè siamo a Genova e non l'ho ancora mai fatto. Vi lascio qui il video della "degustazione"! :)
Infine usciamo a fare due passi in cerca del centro storico, non lontano. Quindi visitiamo la parte storica, molto carina e tranquilla, e proseguiamo sul lungo mare, verso la zona parco dove c'è anche il monumento aereo della Guardia Costiera ai caduti nel cielo e nel mare d'Italia.
Infine, poichè dal paese non è visibile, torniamo alle moto e partiamo verso il Castello di Chiavari. Lo vediamo dalla strada, circondato da un bel panorama di mari e monti. Si trattava di un edificio difensivo del 1146 circa, uno dei primi costruiti nel Golfo del Tigullio. Ormai è visibile soltanto più il torrione e parte delle mura, poichè è stato demolito negli anni.

Partiamo infine ufficialmente verso casa, con nuvoloni minacciosi tutto intorno.
Ed infatti, dopo una ventina di chilometri inizia a piovigginare e poi a piovere seriamente.
È la mia prima pioggia da lady biker (esclusa quella del giorno dell'esame!) quindi sono super lenta, soprattutto sulle curve tra i monti, sporche di foglie scivolose. Eppure è bello...
Continua a piovere, giungiamo ad Arquata Scrivia che è ormai ora di pranzo inoltrata. Siamo ancora stati fortunati perchè nonostante siamo bagnati e non faccia per niente caldo (vi dico solo che io avevo le manopole riscaldate accese! ..e no, non avevamo gli antipioggia dietro..), abbiamo evitato di poco una mega grandinata. Ad Arquata chicchi grossini ammassati come neve, tantissimi...
Ci fermiamo per un panino veloce e ripartiamo sotto la pioggia.
Verso Alessandria smette di piovere ed esce il sole, pian piano ci asciughiamo e proseguiamo fino a Chivasso, dove ovviamente inizia di nuovo a piovere! :D
Comunque riusciamo a tornare a casa sani e salvi, un po' bagnaticci ma soddisfatti del weekend di 500 chilometri circa.





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