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SAN CARLO di Arona sul lago Maggiore e stop al lago d'Orta
18 aprile 2022
Anche oggi giornata importante per me visto che da circa 25 anni volevo visitare l'interno della statua di San Carlo di Arona, sul lago Maggiore, ma per vari motivi ci sono sempre solo andata d'avanti, senza mai varcare il cancello.
Quel santo di Giuliano ha deciso di accontentarmi e quindi oggi, freschino ma soleggiato, via verso il lago Maggiore, per unire il viaggio in moto, con una "nuova" destinazione.
Quindi, h 9,30 partenza via autostrada, per questioni di tempi.
Poichè il percorso oggi non è un percorso studiato appositamente per un viaggio in moto, potete trovare qui il percorso da Arona alla statua, con arrivo alla bellissima Orta San Giulio (di cui farò un post a parte) e Omegna e discesa dall'altro lato del lago d'Orta con arrivo al Santuario della Madonna del Sasso.
Per quanto riguarda oggi, arriviamo alla STATUA DI SAN CARLO BORROMEO, ad Arona, in quanto città natale del Borromeo.
Ora, Arona è bella, sul lago Maggiore e ha diverse attrattive oltre a questa statua, ad esempio la Rocca. Anni fa ero stata con i miei e avevamo fatto un giro in battello sul lago, un battello tipo i bus a due piani delle grandi città, hop on-hop off... Quindi si fermava in diversi punti delle sponde del lago e volendo si scendeva o si proseguiva il giro senza problemi. Chi scendeva risaliva poi quando voleva, il biglietto valeva un giorno indipendentemente dal numero di fermate e salite fatte. Quindi ci ero stata e anche Giuliano di fatto ci era passato. E allora perchè ero fissata con questa statua?
Immagino perchè da bambina era un vero colosso, la vedevo enorme, inarrivabile, misteriosa. Ovviamente crescendo si è ridimensionata ai miei occhi, ma la sua magia e quell'aria di mistero che avrei potuto dissolvere solo entrandovi, era rimasta.
Decidiamo quindi di parcheggiare nel parcheggio A PAGAMENTO, che c'è nei piazzali di fronte alla statua. Anche le moto pagano parcheggio qui, 1 euro/ora.
Ci avviciniamo all'ingresso e ci sono due biglietti: uno permette di arrivare alla terrazza ai piedi del Santo, e di visitare il parco circostante, il secondo invece permette di salire all'interno della statua, a ben 35 m di altezza.
35 metri raggiungibili in primis con comode scale, ma poi le scale diventano strette e a chiocciola, e infine diventano alla marinara, strettissime, tanto che pure il casco con me passa a fatica. Però è un'avventura e arriviamo alla testa del Santo, da dove, tramite fori in corrispondenza di narici, occhi e orecchie, è possibile, stando un po' curvi, vedere la vista circostante.
Onestamente la vista era migliore dal terrazzino raggiungibile con il primo biglietto, ma io sono felicissima e personalmente, almeno una volta, anche il biglietto per la cima è da prendere.
Infreddoliti dalla coda che abbiamo fatto in ombra, ma accaldati dalla salita, facciamo un giro per il parco. Io sono felicissima, finalmente ho visto cosa c'è dentro! E per quanto magari sia stato un po' meno magico che se fossi salita da bambina, almeno ora me lo sono goduta appieno. E Giuliano, povero, mi ha accompagnata sulle scalinate strette fino in cima! :)
Tra l'altro c'è la nostra foto in coda sul primo terrazzo, una delle primissime insieme e ragazzi... è davvero bruttissima! Siamo talmente imbarazzati tutti e due, che sembriamo due stoccafissi! :D :D
Verso le 13 torniamo alla moto e ci mettiamo alla ricerca di un posticino per mangiare. Troviamo una pizzeria/ristorante a Nebbiuno, a circa 4 km da Arona: FociSpina. C'è posto e ci fermiamo a mangiare due belle pizze. Una volta pranzato decidiamo di andare a fare un giretto verso il lago d'Orta, quindi via per 32 km, e ci fermiamo ad Omegna.
Lago d'Orta che per alcune zone meriterà un post a parte. Omegna è comunque carina, io c'ero già stata da poco, ma passeggiare sul lungo lago sotto il sole è sempre bello. Quindi passeggiatina, gelato e zucchero filato e una volta ricaricati gli zuccheri, ripartiamo direzione casa e dopo circa 175 km, siamo di nuovo a casa mia.
Io, Giuliano povero si farà altri 60 km, di nuovo, per tornare a casa!
Comunque una bellissima giornata, un mito sfatato e 545 km di moto!