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OASI ZEGNA e SANTUARIO d'OROPA - Viverone
26 marzo 2022
Il nostro primissimo giro!
Ebbene sì, non ci conosciamo oggi ma per la prima volta mi passa a prendere per andare a farci una gita.
Teoricamente si era parlato del Raduno di Fossano, non tanto perché ci interessasse ma perchè non era lontano, era in mezzo alla gente.. Ma poi, viste le limitazioni Covid ancora presenti, Giuliano pensa a me e mi propone delle alternative, a me tutte sconosciute, perciò opto per Oasi Zegna e Oropa. Le ho sempre sentite, ma mai visitate.
Quindi partiamo da Torino sud via tangenziale e autostrada fino quasi a Biella e da Villanova Biellese cominciamo la nostra salita, in primis all'Oasi Zegna.
È fine marzo e il sole scalda, ma salendo di quota si sente l'arietta diventare più frizzantina. Tra l'altro, avvicinandoci all'Oasi mi ricordo che c'ero stata, con la macchina qualche mese prima, per andare a fare bunjee jumping da Veglio; ma questa è un'altra storia...o un altro post! :D
Comunque saliamo godendoci le dolci curve e la vista diventa sempre più panoramica e verdeggiante. Una volta in cima ci fermiamo per qualche foto e per fare due passi.
L'Oasi Zegna è un territorio di circa 100 kmq, distribuito su 15 comuni nelle Albi Biellesi ed è ufficialmente stata istituita nel 1993, nonostante le radici dell'area risalgano agli anni trenta ad opera di Ermenegildo Zegna.
Nel 1938 l'imprenditore promosse infatti la costruzione di una strada panoramica, che tutt'ora attraversa l'Oasi garantendo viste su vallate e monti circostanti, nonostante il nome sia divenuto strada provinciale 232 Panoramica Zegna.
Conta moltissime piante tra cui faggi, abeti e boschi misti ed è molto frequentata per i suoi itinerari naturalistici da amanti di trekking, di mountain bike o di passeggiate a cavallo. Inoltre ospita la località di Bielmonte (da non confondersi con la Belmonte sopra Rivarolo Canavese (ci ho messo un po' a capire la differenza, lo ammetto!)) a 1500 m, nota destinazione sciistica adatta a tutti, con piste di fondo e di discesa, quasi sempre al sole.
Ripartiti dopo la nostra sosta iniziamo a dirigerci verso Viverone, per un pranzetto lungolago, ma prima ci fermiamo a visitare il Santuario di Oropa. Secondo la tradizione è stato fondato dal vescovo di Vercelli durante il quarto secolo e nonostante non ne siamo certi è ben noto che tale vescovo, Sant'Eusebio, diffuse il Cristianesimo nel Biellese in un momento in cui la popolazione era perlopiù pagana.
Parcheggiamo nei numerosi parcheggi adiacenti il piazzale. Qui tra l'altro noto le indicazioni per un parco avventura, con cui sono un po' fissata, li adoro! Da tenere in considerazione se come me siete degli appassionati e volete nuove sfide.
Iniziamo la semplice salita verso la chiesa più alta. Il Santuario, a circa 12 km da Biella e a 1159 m d'altitudine, è dedicato alla Madonna Nera ed è circondato anche qui dalle Alpi Biellesi.
Oltre al Sacro Monte di Oropa (parte dei Sacri Monti Piemontesi e Lombardi e dichiarato patrimonio dell'Unesco) comprende una chiesa originaria e un santuario composto di diverse strutture per ospitare i fedeli. Infatti originariamente erano viaggiatori di passaggio, ma col tempo il luogo divenne una destinazione per pellegrini devoti. Di conseguenza ciò che agli inizi era un semplice sacello con il tempo divenne un'imponente Basilica circondata da bar, ristoranti e negozi. Sono quelli che salendo possiamo notare ai lati del primo piazzale.
Oltrepassandolo troviamo invece la scalinata monumentale e la Porta Regia, che ci portano al chiostro della Basilica Antica.
Oltrepassandolo troviamo invece la scalinata monumentale e la Porta Regia, che ci portano al chiostro della Basilica Antica.
Non acquistiamo i biglietti per la visita all'interno, non avendo abbastanza tempo, vista l'ora e soprattutto la fame, quindi ci rimettiamo in moto e scendiamo al lago di Viverone.
Ci fermiamo al Bar Marinella e, pagato il parcheggio che vi ricordo essere a pagamento anche per le moto qui a Viverone, ci facciamo uno spuntino con trofie al pesto e cocktail, lungo lago. Una vera meraviglia! :)